Una kermesse matura che ha posto l’accento sull’innovazione e sulle evoluzioni del mercato, rendendo protagonista l’intero settore del Foodservice, con focus sul mondo del dessert e dei chiudi-pasto.
Dagli ingredienti come le farine di Mulino Caputo, che ha partecipato in collaborazione con Ampi (Accademia Maestri Pasticcieri Italiani) fino ai servizi e alle tecnologie per la comunicazione: Sigep ha aperto uno spaccato a 360 ° sul futuro dell’arte bianca dolciaria e non solo.
I grandi punti focali di Sigep sono stati le Arene
Spazi di condivisione e competizione che hanno visto i Grandi Maestri e i giovani talenti confrontarsi per uno scambio di saperi tra tecnica e tecnologia, utilizzando ingredienti e macchinari innovativi, oltre l’esperienza.
All’interno di uno spazio cosí votato all’innovazione, Pasticceria di Mulino Caputo non poteva mancare. Con la sua capacità di adattarsi a qualsiasi dessert infatti, si situa tra le farine più versatili del Mulino di Napoli, facilitando il lavoro sia ai professionisti che agli appassionati di tutto il mondo.
La Pastiera Napoletana in particolare: ricetta antica, ma sempre al passo coi tempi, è stata la bandiera della napoletanità sventolata da Mulino Caputo a Rimini.
Nei giorni del Sigep grande spazio anche alla ricerca, base del Metodo Caputo che prevede un’attenzione sempre crescente alla materia prima, per garantire, semplicemente mixando tipologie diverse di grano, una farina performante e, al tempo stesso, completamente naturale.
Qual è il futuro della Pasticceria internazionale?
Per Mulino Caputo di certo significherà stare al passo con le esigenze del mercato e del mondo artigiano, anche facendo tesoro di questa esperienza riminese.